Dal Comune
Il prossimo 29 agosto il Comune di Quistello, con il sindaco Luca Malavasi, parteciperà a Milano alla manifestazione indetta dall'Anci contro i tagli che colpiranno tutti i comuni italiani.
Con troppa facilità si parla di accorpamento di Comuni sotto i 1.000 abitanti, riduzione del numero dei consiglieri Comunali (a Quistello - 4), giustificando ogni provvedimento come taglio virtuoso ai costi della politica e alla casta. A Quistello un consigliere comunale percepisce un gettone di 13 Euro lordi a seduta, massimo 130 euro lordi all'anno. Quando parlamentari ed ex parlamentari hanno stipendi e privilegi stratosferici, parlare di casta con gli amministratori comunali è per noi inconcepibile. Si tratta piuttosto di voler fermare una rete di partecipazione democratica, di volontariato civico, di impegno per la propria comunità, per la promozione e il sostegno al suo sviluppo.
La mobilitazione di Milano sarà in contemporanea alla discussione della recente manovra proposta dal Governo in Commissione al Senato. Se non vi saranno provvedimenti correttivi, i trasferimenti statali saranno decurtati al Comune di Quistello per l'anno in corso di circa 45.000 Euro, che si vanno ad aggiungere al taglio di circa 125.000 Euro disposto con la finanziaria dello scorso anno. Il nostro comune vede quindi diminuire complessivamente i trasferimenti di circa 170.000 Euro rispetto al 2010.
E' evidente quindi che se per l'anno in corso si possono trovare soluzioni tampone, in una prospettiva di lungo periodo gli enti locali si trovano costretti ad aumentare il costo dei servizi (iniziando da quelli non essenziali) e le imposte dirette, partendo dall'addizione irpef. Arriva alla stessa conclusione Giuseppe Bortolussi - segretario CGIA di Mestre - che con un recente studio evidenzia come i tagli imposti con le manovre di luglio e ferragosto, rischiano di demolire il federalismo fiscale, lo strumento che doveva mettere fine all'aumento della tassazione locale.
In un contesto così critico dal punto di vista politico ed economico globale, siamo convinti che non bastino manovre finanziarie per raddrizzare la situazione del paese, ma che occorra anche una manovra democratica, vale a dire una serie di misure capaci di fermare il senso di delusione che i cittadini nutrono verso i loro rappresentanti soprattutto ai livelli più alti. Tutti dobbiamo impegnarci per la comunità con questo obiettivo, sempre lavorando con passione, umiltà e tenacia.